Viaggi
People CDRT dekstop

Il carrozziere Sauro Papi: “Con il Cdrt in Marocco siamo stati benissimo”

newsPubblicato: 30/6/2025

Il carrozziere Sauro Papi: “Con il Cdrt in Marocco siamo stati benissimo”

 

Un posto in lista d’attesa è diventato, l’anno dopo, il viaggio promesso. Sauro Papi, che nel 1987 ha fondato insieme ai due soci Giampaolo Conti e Mauro Becucci Carrozzeria Firenze a Firenze, è tornato molto soddisfatto dal viaggio in Marocco con il Cdrt.

 

Le foto parlano…

Sono partito con mio fratello Roberto, una prima volta in Marocco che mi è piaciuta tantissimo. So che il consorzio sta organizzando un altro viaggio per novembre, vediamo qual è la meta e, se mi piace, pago la mia quota e mi aggrego.

In Marocco non siamo mai stati fermi, si è girato tantissimo e ne valeva la pena: tutto pulito, sicuro, i giardini, poi, una cosa stupenda. E anche la medina di Fèz, i villaggi berberi...

Non conoscevo nessuno dei colleghi, arrivavamo da un po’ tutta la Toscana. Ognuno ha fatto il suo ma se c’era da stare insieme si stava insieme, se c’era da ridere si rideva. Siamo stati benissimo.

 

E poi si torna in carrozzeria. Alla pensione non ci pensa?

Siamo tutti e tre in pensione ma ancora tutti operativi e con dieci dipendenti. Un figlio di Giampaolo è già in azienda, due ragazzi che oggi sono dipendenti potrebbero farci un pensiero. 

Da noi ne arrivano anche che fanno scuola di officina o carrozzeria, ma dei venti che abbiamo visto passare negli ultimi quattro-cinque anni non se n’è fermato uno. Quelli che stanno con il telefonino in mano, quelli che hanno subito pretese, ma nessuno che vuole responsabilità. Tra una decina di anni chi li farà questi lavori?

 

Intanto ci siete voi… Offerta multiservizio? 

Da un po’ di anni offriamo anche gomme e meccanica, tagliandi e piccole cose. 

Gli Adas? Sì, la ricalibrazione la facciamo, ma è difficile rientrare dell’investimento nel sistema Texa: ci sono auto che devono andare in casa madre, altre che sono troppo nuove, altre ancora per le quali devi fare il collegamento con Texa e sono costi. Per quello che si è pagati, in primis dalle flotte, non ne vale la pena.

 

Lavorate in convenzione?

Siamo a due chilometri dall’aeroporto, le compagnie di noleggio a breve termine (Europcar, Avis, Hertz…) canalizzano tantissimo, in estate di più. Siamo anche convenzionati con Leasys e Unipol Rental, mentre con Arval c’è stato un divorzio… consensuale.

Sul fronte assicurativo abbiamo accordi con Unipol e Vittoria, funzionano; sta crescendo anche Verti. 

E poi siamo autorizzati Peugeot, lavoriamo tanto con Gruppo Brandini.

 

Che numeri fate?
Complessivamente contiamo 20-25 ingressi a settimana, dall’utilitaria alla fascia media e medio alta, un po’ quello che circola. Il 2025 e il 2024 per ora sono allineati, ma dall’autunno scorso il lavoro è cambiato: feste, interruzioni, niente grandine, e poi il privato che noleggia o acquista con i pacchetti assicurativi incorporati nel contratto va a riparare da un’altra parte.

C’è anche un problema di costo dei ricambi: una riparazione di ieri da tremila euro oggi con cinquemila non la fai.

 

Questo aspetto incide sulla politica ricambi? 

Potendo scegliere, monterei solo originale: perché si risparmia in manodopera, perché tra alcuni pezzi originali e gli equivalenti non c’è poi così tanta differenza, e perché certi ricambi alternativi nemmeno esistono. Sul totale acquisti, l’80 per cento è originale. Oltre a quello che ordiniamo noi dalle concessionarie Cdrt, il doppio arriva dalle flotte, sempre ricambi originali.  

A quelli che si presentano con il ricambio in mano, invece, a parte che li inquadri da lontano, dico di no, si perde solo tempo. Esperienza ce n’è tanta, consigli utili ne diamo, se uno li vuole…

 

Del consorzio che cosa apprezza?

Puntualità, servizio, rapporti. Sono bravi. Mi trovo bene anche a fare gli ordini, ho i riferimenti dei magazzinieri nella App A-Service. Ormai non si telefona più: mando libretto, targa e lista ricambi e se c’è qualcosa chiamano loro. 
Per l’assistenza, in Brandini ho il riferimento per i marchi del Gruppo Stellantis, in BiAuto per Toyota. E se serve spegnere spie, si fa in remoto con Texa.

 

Una curiosità: a guardare il logo di Carrozzeria Firenze sembrate autorizzati Ferrari… 

La F di Firenze richiama la F di Ferrari e il giglio, simbolo di Firenze, il cavallino.

 

Link al sito: https://www.carrozzeriafirenze.com

 

Altre news

Alessandro Lorenzini (Lorenzini Srl) "come nella casa dello sceicco"
Alessandro Lorenzini (Lorenzini Srl) "come nella casa dello sceicco"
Antonio Franza (Nuova SuperCar), "Post Covid la clientela è molto più esigente"
Antonio Franza (Nuova SuperCar), "Post Covid la clientela è molto più esigente"
Adriano Fabianelli (Autocentro), "Facciamo sentire il cliente importante"
Adriano Fabianelli (Autocentro), "Facciamo sentire il cliente importante"