
Luciano Casini in viaggio con il Cdrt: “Del Marocco ho apprezzato tutto”
Do per scontato, sbagliando, che le iniziali L.P. siano quelle di suo padre, verosimilmente il fondatore di Autofficina L.P. di Scandicci (Fi). Invece, il fondatore ce l’ho di fronte: si chiama Luciano Casini, ha quasi 80 anni, e “la P sta per Pietro, crucco altoatesino (dice proprio così) con cui ho iniziato a lavorare nel 1969 fino a metterci in proprio nel 1980”. Non stupisce che Pietro, “che ha un cognome impronunciabile, oggi è in pensione. Voleva andare al mare…”.
Lei invece? Non è stanco di lavorare?
A me piace molto lavorare, oggi sono un tuttofare. Con me, nella stessa struttura di sempre, 300 metri quadrati coperti e altrettanti di piazzale, ci sono: Silvia che è la mia segretaria speciale, Katia che segue l’amministrazione e poi, in officina, suo marito Massimo, qui da 15 anni e mio socio, mio nipote Samuele, che è cresciuto professionalmente con me e anche lui è entrato in società, il nostro meccanico di punta Gennaro e un altro bravo meccanico, Antonio.
Come sta andando questo 2025?
Bene, siamo già pieni per tutto giugno.
Vedo che siete autorizzati Citroën…
Io e Pietro abbiamo lavorato in Citroën fino a quando abbiamo avviato la nostra attività, siamo autorizzati da sempre. Ripariamo multimarca, macchine vecchie e macchine nuove, però la maggioranza è Citroën. Tutti i giorni entrano una decina di vetture per i tagliandi e altre dieci per i classici inconvenienti. Siamo meccatronici, offriamo anche i servizi gomme e revisione, e trattiamo l’ibrido e l’elettrico. Le due colonnine per la ricarica che vede in officina le abbiamo installate vent’anni fa.
Ricambi originali per tutte le auto che riparate?
Per la maggioranza sono ricambi originali, come seconda linea abbiamo Eurorepar. Siamo un’officina che fa pagare una buona manodopera - 55 euro all’ora - ma offriamo al nostro cliente un anno di garanzia e il 5-10 per cento di sconto sull’originale. Lo vediamo contento.
Rimane fermo in strada? Luciano prende e parte, il carro attrezzi lo va a recuperare e se il lavoro è nostro ne rispondiamo. Ecco perché quando qualcuno arriva con i ricambi non li monto, non mi fido. Voglio poter dare al mio cliente la garanzia.
Del servizio del Cdrt è soddisfatto?
Praticamente sono un ‘fondatore’, c’era ancora Dante Gori (storico promoter del consorzio, nda), ora c’è Marco Scarpi. Apprezzo tutto: persone squisite, servizio ottimo, devo solo dire bravi, vero Silvia?
Delle concessionarie avete mai bisogno?
Siamo strutturati, facciamo corsi continuamente, dal punto di vista tecnologico siamo all’avanguardia. Se però c’è un problema, cosa che capita di rado, alzo il telefono, abbiamo ottimi rapporti con tutti i concessionari.
So che è appena tornato dal viaggio Cdrt in Marocco. Un bel viaggio?
Si è visto delle cose meravigliose. Il Marocco mi ha ricordato l’Italia degli anni Sessanta, hanno voglia di fare, tra dieci anni saranno avanti a noi. Le città fantastiche, Rabat, Fez... E poi era un bel gruppo, io mi aggrego facilmente ma anche Massimo, che è partito con me, ha apprezzato tutto. Siamo stati bene, una vacanza.