Sorridenti nelle foto di coppia o di gruppo, i coniugi Bongini si sono goduti ogni minuto del viaggio Cdrt in Marocco: “Quando il nostro promoter ci ha invitati siamo rimasti sorpresi”, racconta Sonia Rubrigi, compagna anche nel lavoro del titolare di Autofficina B e B di Figline Valdarno (Fi), “poi però ci siamo detti che forse ce lo siamo meritati”. Siamo andati a conoscerla… 

Per che cosa sta B e B?
Era la ragione sociale dell’officina che mio marito Tiberio ha rilevato negli anni 90 dall’ex principale; l’ha mantenuta e ora che è entrato in società anche nostro figlio Federico, con noi da quasi dieci anni, è perfettamente calzante. Invece è cambiata la sede: due anni fa da Reggello ci siamo spostati a Figline in uno stabile di proprietà più grande e adatto alle nostre esigenze.
Attualmente siamo in cinque, avremmo bisogno di un tecnico che sappia già fare qualcosa e soprattutto abbia voglia di lavorare, ma non si trova nessuno e fino a oggi gli stage non hanno portato a nulla. 

Com’è il giro di lavoro?  
Siamo un’officina meccanica generica, offriamo anche i servizi gomme e revisioni (siamo soci di un centro revisioni fondato da mio marito a suo tempo che sta andando molto bene), mentre per la carrozzeria collaboriamo con aziende sul territorio.
Entra di tutto, contiamo una cinquantina di ingressi al giorno dall’utilitaria all’alto di gamma, più Punto che Maserati o Porsche ma vediamo anche quelle. Per quanto programmiamo, il piazzale è sempre pieno, in un’officina di paese devi dire di sì, è un servizio alla comunità. Il tutto elettrico circola poco, di più l’ibrido, installare la colonnina dipenderà da se e come crescerà l’elettrico.

Interveniamo su auto che un tempo si sarebbero rottamate, ma con l’usato che costa e spesso ha tanti problemi il cliente finisce col riparare quello che ha.

Il 2024 ha chiuso bene? 

Siamo passati da un regime forfetario a ordinario, siamo in crescita anche grazie a nostro figlio, che si aggiorna tantissimo ed è instancabile più del babbo!

Qual è la politica B e B in fatto di ricambi? 

Si monta il ricambio originale con un’auto in garanzia o su richiesta del cliente, e noi ne siamo contentissimi perché con l’originale si va sul sicuro. Spesso però dobbiamo fare il doppio preventivo, e quando il cliente vede certe cifre a volte ripiega sul ricambio di concorrenza.  

La cosa positiva è che c’è tanta fiducia e la stanno dando anche a nostro figlio; la clientela cambia, vediamo persone nuove, magari hanno fatto il giro di altri meccanici, poi ci ‘provano’ e si fermano. 

Del servizio del consorzio siete soddisfatti? 

Siamo clienti da quando è stato fondato, eravamo ancora a Reggello. La consegna è stata la prima cosa, ma ci siamo sempre trovati bene perché il servizio è ottimo, se la merce è disponibile in magazzino il giorno dopo è qui, la Riba è unica e quando arriva si paga, e con la lista delle concessionarie che ci ha fornito il Cdrt è più semplice fare gli ordini. 

Anche ottenere assistenza? 
Devo dire che abbiamo quasi sempre trovato le porte aperte. Noi chiediamo al nostro rappresentante di zona, Marco Scarpi, e ci pensa lui. 

È stato il promoter a invitarvi in Marocco?  

Sì, è venuto Marco a trovarci e ci ha sorpresi, poi però pensando che stiamo comprando molto ci siamo detti che forse ce lo siamo meritati. 
È stato un viaggio bellissimo, io e Tiberio eravamo già stati in Marocco ma ad agosto, con il caldo e le mosche. Con il Cdrt la compagnia era affiatata, molto piacevole e tranquilla. Ci hanno portato dove non eravamo stati, nel deserto per esempio, abbiamo preso i quad tutti insieme, siamo andati in passeggiata con i cammelli… Quello che non avevamo fatto nel viaggio di due anni fa è quello che abbiamo apprezzato di più.