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Alessandro Mugnai (Carrozzeria Futura): “Cerchiamo ma non si trovano”

newsPubblicato: 10/3/2025

“Cerchiamo, cerchiamo, ma non si trovano”. Quasi inutile specificare ‘chi’. Alessandro Mugnai, titolare insieme a Daniele Nocentini di Carrozzeria Futura di Figline Valdarno (Fi), ha rinunciato a rimpolpare l’organico di cinque dipendenti, suo figlio Andrea tra questi.

 

Perché è così difficile?

Ci sono meno nascite, poche richieste di stage, e troppe alternative facili per chi si fa tentare dai 50 euro in più al mese. Nella nostra zona ci sono pelletterie di marca, un ragazzo che non ha un mestiere va a lavorare da Prada, per fare un nome, e lì resta senza crescere fino a 60 anni. Un verniciatore, un battitore, uno smontatore avrebbe l’imbarazzo della scelta, ma il sacrificio - alzarsi presto e finire di lavorare a pomeriggio inoltrato - non piace a nessuno.


Ci presenta Carrozzeria Futura?

L’abbiamo fondata io e Daniele nel 1987 in un piccolo fondo a pochi metri dalla sede di Via Brodolini, sede che abbiamo ampliato nel tempo fino ai 1.500 metri quadrati di oggi. La carrozzeria (che vuol dire anche car wrapping, oscuramento vetri, riparazione cristalli, levabolli con tecnico interno…) resta l’attività principale, poi offriamo il servizio gomme e la meccanica leggera legata al sinistro; per gli interventi più impegnativi ci appoggiamo ai colleghi, in zona ci sono dieci officine.
Ripariamo di tutto, vetture e anche veicoli commerciali, siamo sui 650-700 passaggi all’anno. Non si può spingere più di tanto perché il personale è quello.

Siamo autorizzati Volkswagen e Škoda, marchi che incidono per un buon 30 per cento. 


L’elettrico comincia a vedersi?
Abbiamo fatto i corsi, siamo pronti, ma i passaggi sono rari, non c’è ancora stata la necessità, né la richiesta da Casa madre, di installare le colonnine per la ricarica. 


Convenzioni ne avete? 
Nessuna, siamo stati fiduciari Unipol per Presto & Bene e per altre compagnie che abbiamo deciso di lasciare, è impossibile lavorare a quelle condizioni: non si rispetta la qualità della carrozzeria e non mi va che comandino in casa nostra. E poi a Figline il cliente che ha un danno coperto dall’assicurazione arriva comunque, convenzionarmi non avrebbe senso, anzi!, ci rimetterei anche lo sconto sui ricambi. 

 

A proposito di ricambi, da clienti Cdrt privilegiate l’originale?
Si tiene presente l’età, se il danno supera il valore della macchina si va sulla concorrenza, ancora oggi si ripara quello che anni fa si sarebbe rottamato. Fatto 100 il totale degli acquisti, l’80 per cento sono ricambi originali. Io preferisco montare originale perché se vede le prove d’urto la risposta è già lì, le lamiere non originali sono più deboli. L’originale è sempre l’originale.  

Ci siamo affiliati per la consegna, essendo di Valdarno dovevamo andare a prenderci i ricambi da soli, e il servizio del Cdrt era già più vantaggioso del ricambista di una volta. Facciamo gli ordini, di solito con la app, e il furgone passa una volta al giorno. Siamo clienti da 100mila euro l’anno.

 

Il 2025 è partito bene?

Abbastanza, tra alti e bassi dovuti al fatto che le persone hanno meno soldi e stanno molto attente a dove li spendono. Però siamo sempre stati in crescita anno su anno, resto fiducioso.

 

Prima di salutarci mi dice com’è stato il viaggio con il Cdrt in Kenya? 

Fa sorridere ma ci eravamo stati a febbraio, io e mia moglie Anna, con il mio fornitore di vernici. Ci siamo tornati volentieri perché avevamo visto poco e niente. Con il Cdrt, a parte l’organizzazione incredibile, il safari valeva il viaggio. 

Link al sito: https://www.futurasnc.com

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