
Il carrozziere Marco Pasquali: “Il Kenya, bello bello bello”
È una storia che parte da lontano quella di Carrozzeria Service Pasquali di Vinci (Fi), esattamente “dagli anni 60”, racconta l’attuale titolare, Marco Pasquali, “da quando mio padre fonda insieme al suo socio Carrozzeria Sgherri e Pasquali a Empoli”.
Poi che cosa succede?
I soci si dividono e nel 1975 papà riparte da capo, aprendo Carrozzeria Pasquali a Vinci. Dieci anni dopo l’azienda diventa Service srl e comincia a espandersi. Un punto fermo resta la collaborazione strettissima con Giovanni Birindelli - siamo stati bambini insieme e ci lega tuttora un rapporto di amicizia - e le sue concessionarie riunite nel Gruppo GMG. Anche la struttura è quella delle origini, che nel tempo abbiamo ampliato aggiungendo delle zone di preparazione fino a toccare i mille metri quadrati coperti, oltre a circa 1.500 di piazzale.
L’organico è completo?
Con i primi di marzo dovremmo assumere l’undicesimo dipendente, sempre che ci si piaccia, e a quel punto l’organico sarà completo: 13 persone con me e mia sorella Maura, che segue l’amministrazione, soci titolari.
Sul territorio manca una scuola professionale per carrozzieri, trovare personale è diventato difficile.
È sereno su questo 2025 iniziato da poco?
Si continua a crescere, lavoro ce n’è tanto, siamo strapieni perché si semina bene da 50 anni. È vero che si lavora per vivere ma anche per passione, devo essere io per primo contento del lavoro svolto.
Facciamo solo carrozzeria, a parte la meccanica leggera legata al sinistro, per ora non c’è stato bisogno di diversificare l’offerta di servizi. In una settimana contiamo una ventina di passaggi, soprattutto vetture di fascia medio alta e poi supercar: abbiamo clienti che guidano Ferrai, Maserati, Porsche, ma se entra la vecchia 500 siamo contenti.
I ‘suoi’ marchi quanto incidono?
Tra Mercedes, Bmw e Mini siamo sul 60-70 per cento. Abbiamo le concessionarie vicinissime, per loro ripariamo l’usato di alta gamma che richiede processi certificati e l’utilizzo di prodotti di qualità. Le vernici, per dire, sono Glasurit.
E per quanto riguarda i ricambi? Valuta anche quelli di concorrenza?
Non si valuta, in Pasquali è tutto originale. Di concorrenza ci sarà uno 0,5 per cento dovuto a riparazioni antieconomiche di auto molto vecchie.
Montare originale non è solo una scelta di qualità, è anche una questione di praticità: se mi costa 50 euro in meno ma mi servono due ore per adattare un ricambio che non torna, quello che ho risparmiato lo perdo, e poi lavorare così non mi piace. È uno dei motivi per cui non mi sono mai convenzionato con le compagnie di noleggio: è tutto un risparmiare.
Con il Cdrt lavora bene?
Molto. Siamo clienti da sempre, del servizio apprezzo che rispettano i tempi, che hanno cura dei ricambi, e il promoter - Marco Conti - passa con regolarità: “Allora come va?”, “E, come va, bene”. In cinque minuti arriva e va via. Siamo clienti da 40mila euro al mese.
La sua fedeltà all’originale è stata premiata con il viaggio in Kenya. Le è piaciuto?
Sono andato con mia moglie Roberta, prima volta in Kenya ma con il Cdrt avevamo già viaggiato. Bello bello bello, e il safari stupendo. Il dispiacere, che ti porti a casa e ti fa riflettere, è toccare con mano la povertà delle persone, avevamo portato con noi cose da lasciare ma la miseria che vedi è davvero un colpo al cuore.
Il viaggio in sé è stato organizzato benissimo e il gruppo ha funzionato alla grande, le dico solo che tra due giorni si farà una pizzata a Firenze per ritrovarci tutti insieme.
Link al sito: https://www.carrozzeriapasquali.it