
Il carrozziere Gian Paolo De Corso in viaggio con il Cdrt
Un primo viaggio riuscito quello organizzato dal Cdrt in Kenya cui Gian Paolo De Corso ha partecipato con la moglie: “Ottima l’organizzazione, di compagnia i colleghi con cui abbiamo fatto gruppo, molto bello il safari”. Un riassunto veloce e poi si torna in azienda, ad Arezzo, nella Carrozzeria di Via Pievan Landi di cui De Corso è socio titolare.
Socio e fondatore?
Nell’ottobre 2000, a 28 anni, ho avuto l’opportunità di rilevare un’attività che stava chiudendo. L’ho colta e sono partito: in principio da solo, poi con un socio che ho liquidato nel 2012 e ora sono contitolare insieme a mia moglie Simona. Nel frattempo è entrato in azienda anche nostro figlio Gian Marco, che ha 23 anni e in carrozzeria ci è cresciuto, è il lavoro che si è scelto.
Abbiamo otto dipendenti ma siamo sempre alla ricerca di personale.
Avete aggiunto nuovi servizi alla carrozzeria?
L’anno scorso abbiamo acquistato il capannone adiacente, altri 500 metri quadrati che abbiamo destinato a meccanica e gomme.
Non è facile trovare tecnici formati, e con le scuole solo ora stiamo cominciando ad avere qualche contatto. L’impressione è che stia venendo meno la cultura del lavoro, non c’è interesse, non si cerca di capire, di rendersi autonomi, non ci si prende responsabilità… L’idea di trattare la macchina come se fosse la tua sembra un concetto superato.
Ciononostante resta positivo sul futuro?
Il 2024 ha chiuso abbastanza bene, siamo in crescita. Quella del carrozziere è un’attività che consiglierei, certo occorrerebbe un ricambio generazionale. Nel nostro territorio le aziende del settore sono diminuite da 50 a 30, sono rimaste in piedi quelle più strutturate e la clientela si è ridistribuita. Il lavoro c’è.
In De Corso che cosa si ripara?
Multimarca con una prevalenza di PSA e Mercedes. Non mi sono mai legato a nessun brand, anche se qualche tentativo l’ho fatto, perché i vincoli erano troppo stringenti, i budget troppo alti a fronte di una canalizzazione non certa.
Contiamo 10-15 ingressi a settimana, qualche veicolo commerciale fino ai 35 quintali e vetture dall’utilitaria a salire; l’alto di gamma tende a tornare in concessionaria, quelle stesse concessionarie con cui collaboro ripristinando soprattutto l’usato. Ripariamo anche l’elettrico, meno del previsto. Vedremo in futuro, quando le auto elettriche che circolano oggi cominceranno a invecchiare.
Convenzioni ne avete?
Sia con le compagnie di assicurazioni, sia con quelle di noleggio (UnipolRental, Avis, Locauto). Fino a questo momento abbiamo sempre trovato il giusto compromesso, quando era il caso ricontrattando i termini.
Abbiamo, in definitiva, un mix di clientela: assicurativa, che è la componente maggiore, poi noleggio e infine privata.
Qual è la politica De Corso in fatto di ricambi?
Cerchiamo di lavorare sempre con l’originale, se però su un paraurti c’è una differenza di prezzo di 300 euro rispetto a un ricambio di concorrenza devi tenerne conto. Come devi tenere conto della volontà del cliente, che per fortuna si fida e si lascia consigliare, e dell’età della macchina.
C’è anche qualcuno che si presenta con il ricambio in mano, un trend in aumento, anche se per ora non ci preoccupa, e che riguarda soprattutto meccanica e gomme. Noi non mandiamo via nessuno, al massimo aumentiamo il costo della manodopera, però non ci prendiamo responsabilità sul ricambio e non diamo garanzie.
Al di là del viaggio, è soddisfatto del servizio del Cdrt?
Guardi che è stato il primo viaggio in 15 anni, comunque sì, siamo clienti da sempre e ci troviamo bene. Il servizio va oltre la consegna: c’è la possibilità di usare il portale e monitorare la disponibilità dei ricambi e le tempistiche di consegna, c’è Andrea, il nostro promoter, che ci segue, c’è un rapporto diretto con i fornitori…
A proposito, le concessionarie vi assistono in caso di necessità?
Dipende, sui premium brand non abbiamo mai incontrato problemi, con le concessionarie che trattano marchi generalisti l’accesso è un po’ più difficile: dicono che hanno le agende piene, ma forse è anche un problema di mancanza di personale.
Link al sito: https://www.carrozzeriadecorso.it