Antonio Billi si presenta come “battitore”, intendendo ovviamente battilamiera, ma l’associazione immediata è al battitore libero. Lo abbiamo incontrato nella sua Carrozzeria Billi a Montespertoli (Fi) dove, guarda un po’, lavora da solo.

Come ci riesce?
Mi faccio aiutare, per la verniciatura mi dà una mano un collega di un’altra carrozzeria. Non sono sempre stato da solo, fino a che mio fratello Alessandro non è andato in pensione eravamo io e lui, e prima ancora, a Firenze, dove io e Alessandro abbiamo avviato l’attività nel 1981, lavoravamo in sei in 80 metri quadrati. Pensi che allora ero così giovane che i clienti mi lasciavano la mancia!

Poi che cosa è successo?
Il capannone era veramente piccolo, in una strada stretta con le carrozzerie una di fronte all’altra. Abbiamo preferito lasciare e trasferirci a Montespertoli, in una struttura di proprietà più grande - sono 320 metri quadrati di area operativa - dove siamo ripartiti quasi da zero. I clienti più affezionati sono rimasti, ma il grosso della clientela era tutto da ricostruire. E ci siamo riusciti: clientela solo privata, persone e aziende.
Quando abbiamo traslocato ci siamo detti: “Per ora si sta soli e poi si vedrà”. Siamo rimasti da soli.

Con due sole mani quanto lavoro riesce ad accettare?
Il mio commercialista mi ha detto che devo pagare 14mila euro di tasse, vuol dire che il lavoro va. Ovviamente comincio a scegliermelo: soprattutto bottarelle, evito le beghe, restauri non ne accetto più. A dicembre saranno 50 anni di questo mestiere e non sono mai stato un giorno disoccupato, anche durante il Covid mi prendevo le macchine e me le facevo (contro il parere delle due figlie, preoccupate per la mia salute, che volevano rimanessi a casa). 
Riparo utilitarie e auto di fascia media di tutte le marche. Siamo sempre stati multimarca, una mezza idea di legarci a un marchio in passato l’abbiamo avuta, ma viste le imposizioni delle Case madri abbiamo lasciato perdere.

Convenzioni assicurative ne ha? 
Mai avute, sempre autonomi, quando le compagnie venivano a proporsi rispondevo: “Se volevo fare il sottocosto sapevo come fare”. Qualche lavoretto l’ho sicuramente perso ma non ho perso la serenità.

L’originale è ‘di casa’ in Carrozzeria Billi?  
Devo fare i conti con le tasche del cliente e soprattutto con l’età della macchina, ma io di mio propongo sempre l’originale. Un cliente tempo fa provò sulla sua pelle la differenza tra un paraurti posteriore originale e uno di concorrenza: aveva voluto il pezzo di concorrenza, quando l’hanno tamponato si è disintegrato. 
Se paga l’assicurazione vado sempre sull’originale, su richiesta ripiego sui ricambi di concorrenza o se no da disfacimento, ci sono tanti pezzi da sfasciacarrozze.

Quando è originale il ricambio arriva in Via della Gora con un furgone Cdrt?  
Sono diventato cliente appena è venuto il promoter, subito, era un servizio troppo comodo. Avevi la lista delle concessionarie e il Cdrt in giornata faceva il giro e ti portava i ricambi. Più comodo di così si muore.
Adesso poi c’è anche l’applicazione, chiedo il preventivo con la app e poi confermo l’ordine. Il contatto telefonico piace anche a me, ma per la velocità meglio la app.

Secondo lei perché i clienti scelgono Carrozzeria Billi? 
Per la professionalità, qualunque problema si cerca di risolverlo, e poi sono gentile con tutti, vado d’accordo anche con i periti! Il cliente apprezza la chiarezza e la correttezza, mi lascia la macchina e mi dice: “Antonio, tu hai carta bianca”, ma se quando smonto trovo dei pezzi rotti telefono e lo faccio ripassare per fargli vedere che c’è altra roba, non voglio che abbia sorprese. È una regola che mi sono dato: quando fai un preventivo rispettalo.

So che è andato in viaggio premio a Fuerte Ventura. Com’è stato?  
Molto, ma molto bello. Non era la prima volta: nel 2018, lavorando da solo, con il mio fatturato ricambi avevo vinto il viaggio a Marsa Alam. Questa volta 
mi sono aggregato pagando, sapevo come li organizzavano e ci tenevo. Sono partito con la mia dolce metà, Marisa, abbiamo partecipato a tutte le escursioni, anche a quella extra con un fuoristrada preso a noleggio per un giro dell’isola, è stata una vera vacanza. Bella la compagnia, bello l’oceano, ma il ricordo che resterà indelebile sono i delfini: eravamo fuori col catamarano, ne abbiamo visti due e poi i due sono diventati decine e decine…  

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